Marie-Ange Martin

 
 
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Marie-Ange Martin






di Corrado Barbieri

 


Un'artista per molte ragioni diversa, sia perche' una delle rare donne a praticare la chitarra jazz (l'input all'uso della chitarra elettrica le sara' dato da Barney Kessel), sia per la sua versatilita' che emerge in continuazione dalla sua storia.
Marie-Ange Martin inizia fin dall' adolescenza un percorso che la portera' alle interpretazioni piu' varie, e non solo in ambito jazzistico. I suoi strumenti sono chitarra, banjo, violoncello e le sue tappe sono prestigiose : dalle scuole di chitarra come il GIT di Los Angeles, dove ha la possibilita' di entrare in contatto con musicisti come Joe Pass e Tal Farlow, a importanti appuntamenti artistici francesi, dall' Opera da Quattro Soldi con la regia di Giorgio Strehler nel 1985, alla Rapsodia in Blue e a Porgy and Bess con le grandi orchestre classiche d'oltralpe.
Rimanendo tuttavia sempre legata a quel suo primo amore per il jazz classico e lo Swing, che la porta di club in club di jazz, anche sullo scenario internazionale.
E' a inizio anni Settanta che avviene a Parigi quel magico incontro con l'oscuro genio sudamericano del sassofono Alfredo Espinoza, col quale nasce un rapporto affettivo e hanno luogo quelle sedute di registrazione col piccolo gruppo di Gilbert Leroux (vedi) che sono da considerarsi piccoli capolavori.
Oltre trent'anni dopo, nel documentario di Diego Pequeno "Escape al Silencio", Marie-Ange ci raccontera', emozionata, di quei giorni e di quelle atmosfere irripetibili, di quell' appuntamento che a nostro avviso la fa entrare nella storia del jazz.

 




 

 

 



 

 

 

 

 

 

 


 


 

 

 




 

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

















 
 
   
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