CHET e ORIANA : " Dove andrai Bakerre ? "
 
 
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CHET e ORIANA: "Dove andrai Bakerre?"


A cura di Carolina Primi




(...) La sera dopo, data del suo compleanno, ci fu il concerto organizzato per lui al Teatro del Giglio di Lucca: dove di solito danno La Traviata e Madame Butterfly. In platea, sulle poltrone di velluto rosso e un po' liso, c'erano quasi tutti ragazzi, qualche adulto che colleziona i dischi di Armstrong, l'avvocato, la nonna. Chet s'era vestito di grigio, con la cravatta nera, le scarpe nere, la camicia bianca, sembrava un ragazzo che sta per fare la prima Comunione ed era morto di paura. Diceva:"Non mi ricordo più nulla, mi manca il fiato, sono fuori esercizio, oh Dio! " Poi, con mani tremanti sfogliava lo spartito e lo ripassava, lo canticchiava, umile come un debuttante, si asciugava il sudore che scendeva copioso dal volto sempre più pallido. " O Bakerre! ", lo consolava il poliziotto addetto alla sua sorveglianza " Un' tu avrai mica paura? Un' tu ti ricordi come tu sonavi benino Ciliegie rosse in galera? ". " E' un'altra cosa, brigadiere ", rispondeva Chet Baker. " Un'altra cosa, mi creda. Il jazz è..." Io pensavo alle migliaia di neri che un tempo lo applaudivano, lui bianco, al festival di Newport. Poi guardavo il brigadiere, la nonna, i ragazzi in platea, Chet Baker che avanzava con la sua tromba verso il sipario dalle nappe dorate, portava alle labbra la tromba, ci soffiava dentro la sua anima triste, pregava a suo modo il Signore, e mi saliva alla gola un'immensa amarezza..." (O. Fallaci)

Forse a parole Chet non sapeva dire cos'era il jazz, ma quando suonava lo si capiva benissimo..
- Chet Baker in concerto al Teatro del Giglio di Lucca, 23 dicembre 1961-

 
   
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